La Salata (ex carcere)
Era l’avamposto del carcere sul porto, un piccolo nucleo di fabbricati che comprendevano, oltre il corpo di guardia ed alcuni locali destinati alla residenza dei detenuti addetti alla pesca, anche un locale detto “Salata” da cui prendeva il nome la diramazione. La Salata era destinata alla lavorazione e conservazione del pescato, di solito acciughe e sardine che poi erano confezionate sotto sale. Anche gli zerri, un pesce di piccole dimensioni pescato in loco, veniva prima fritto e poi conservato sotto aceto.
Nelle foto alcuni dei barattoli di metallo originali con dei bellissimi disegni “naif”.
La Salata è stata restaurata con fondi del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed ospita oltre alla Guardia Costiera, i bagni del Porto Turistico e il CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE “LA SALATA” Punto Informativo dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità.
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