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Lo Zenobito a Marzo

Di Libera Capezzone

Marzo è uno dei mesi migliori per camminare in Capraia.

La primavera si sente vibrare sotto ogni foglia e anche se il tempo è variabile, quando spunta il sole, l’aria diventa presto calda.

Per arrivare alla torre dello Zenobito decidiamo all’andata di passare dal sentiero 401, chiamato anche “il sentiero perduto dello Zenobito” un’antichissima via che unisce la torre alla Piana.

La notte infatti aveva piovuto molto ed avevamo timore di trovare pietre troppo scivolose sulla strada vicinale del semaforo che porta fino al Monte Arpagna.

Il sentiero perduto dello Zenobito è in assoluto il mio preferito dell’isola, anche se con discreti dislivelli e con rocce affioranti, offre dei paesaggi incredibili che lasciano intuire la particolare energia che si percepisce arrivando alla torre.

In circa due ore e mezzo riusciamo a raggiungere lo Zenobito, visto il vento di Scirocco piuttosto forte facciamo un veloce pranzo riparati da uno sparuto pino marittimo e qualche cespuglio di Erica; le rocce di un colore rosso acceso staccano con il blu intenso del mare e il verde dell’elicriso.

Al ritorno ci incamminiamo verso il monte Arpagna per poi arrivare al semaforo e riprendere la via per il paese.

In circa sei ore, pranzo compreso riusciamo a rientrare, ricaricati dall’isola e dai suoi luoghi più intensi.