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Smart Working a Capraia: istruzioni per l’uso

A cura della “Associazione Smart Workers di Capraia”

A seguito dei periodi di lock-down dovuti alla epidemia di Covid, ho avuto modo di trascorrere diversi mesi sull’isola in Smart Working. Di seguito alcune cose che potrebbero esservi utile sapere nel caso stesse meditando di fare la stessa esperienza. Dico subito che questa dimensione della vita fino ad ora inesplorata, si e’ rivelata entusiasmante, avendo potuto mettere insieme una attività lavorativa di grande qualità, insieme ad una vita personale di altrettanta qualità. Mi sentirei di dire che questo modo di lavorare potrà diventare un modello per molti, quantomeno per alcuni periodi dell’anno. Inoltre lo Smartworking rappresenta per l’economia dell’isola, una occasione unica di rilancio, e di ricostruzione di quelle strutture sociali ed economiche che sono scomparse dopo la chiusura del carcere.

Connessione di rete

La zona abitata del paese e del porto ha una buona connettività della rete mobile, quasi dappertutto. Alcuni operatori, più di altri, garantiscono oltre ad una buona banda, anche un livello di servizio migliore, garantendo periodi di fuori servizio più che accettabili. Ho passato complessivamente 4 mesi in smartworking, e con uno degli operatori, non ho mai avuto un fuori servizio. Inoltre ho sempre avuto una banda più che sufficiente per fare videoconferenze.

La prima cosa da fare e’ verificare se nella propria abitazione ci sia una buona ricezione del segnale della rete mobile, con il proprio operatore. Se e’ possibile fare qualche giorno di prova con il proprio cellulare utilizzato come hot-spot, e’ raccomandabile dotarsi della cosiddetta “saponetta” (per la forma che tipicamente hanno) la quale, collegandosi alla rete cellulare verso l’esterno, distribuisce internamente alla casa il segnale wifi. Meglio ancora sarebbe dotarsi di vero e proprio router LTE/Wifi, che, oltre a garantire una migliore ricezione del segnale (hanno delle antenne piu’ sofisticate), forniscono alcune porte ethernet, che permettono il collegamento di diversi dispositivi (come stampanti, hard disk, estensioni della rete wifi, etc).

Figura 1: “saponetta”(sinistra)  e router (destra) LTE/Wifi

Avere una saponetta o un router piuttosto che utilizzare il proprio cellulare ha i seguenti vantaggi rispetto ad utilizzare il proprio cellulare come “hot spot”:

  1. evita che nel bel mezzo di una videoconferenza, si riceva una chiamata che faccia cascare la connessione
  2. se il segnale è buono in un luogo lontano da dove si preferisce lavorare (ad esempio da una finestra nel sottotetto, mentre di lavora in salotto) posso mettere la saponetta o il router dove meglio prende il segnale e lavorare da un’altra parte
  3. avere la possibilità di utilizzare una SIM dati con un piano tariffario ottimizzato
  4. avere la connettività 24/7 indipendentemente dal fatto che il proprietario del telefono sia a casa oppure no

Bisogna poi dotarsi di una scheda SIM da inserire nella saponetta o nel router. Innanzi tutto è sufficiente avere una SIM dati (non servono servizi SMS ne voce) invece che una SIM dati e voce (quelle che di solito si utilizzano). Ci sono diversi piani tarriffari. Le due tipologie principali di piani tariffari sono:

  1. traffico dati limitato (ma banda illimitata): ad esempio 50 Gigabytes al mese, che di solito forniscono una velocità di connessione non limitata dall’operatore; a Capraia con queste SIM si può arrivare anche a 90 Mbs (Mega-bit/secondo) in download e 50 Mbs in upload;
  2. traffico dati illimitato (ma banda limitata): non ci sono limiti sulla quantità di dati che si possono scambiare in un mese, ma la velocita di connessione e’ limitata dall’operatore (ad esempio alcuni piani tariffari della TIM limitano a 30 Mbs in download e 15 Mbs in upload)

Nel mio caso facendo tutti i giorni mediamente 2 ore di videoconferenza, e la sera guardando spesso un film in streaming, consumo mediamente 2,5 Gigabytes di traffico al giorno, per un totale di 75 Gigabytes al mese. Per questo essendo partito con una SIM a traffico limitato da 50Gbytes/mese, ho poi optato per una SIM a traffico illimitato.

La “mensa”

In pausa pranzo, quando il tempo lo permette (e qui a Capraia il tempo e’ spesso bello, ci si incontra con gli altri smart workers per mangiare all’aperto insieme, ben distanziati. I luoghi che spesso vengono scelti sono: la bellavista, la torre del porto, la Grotta, il tavolo picknick dello Zurletto e sotto il Castello. E’ una occasione piacevole per stare insieme, tenersi aggiornati su quello che succede in continente e sull’isola e per darsi appuntamento per cose da fare nel tempo libero.

Figura 2: la mensa degli smart workers

Il gruppo whatsapp

Abbiamo un gruppo whatsapp dedicato agli smart wokers, che ci permette di scambiarci informazioni utili, come ad esempio verificare se anche altri hanno problemi di connettività, informazioni su interventi di manutenzioni della rete, decidere il luogo per la “mensa”, concordare attività per il tempo libero come passeggiate, aperitivi, nuotate, uscite in canoa, esplorazioni, etc.

Figura 3: il gruppo whatsapp Associazione Smartworkers Capraia

Tempo libero a casa

Essendo dotati di connettività internet, auspicabilmente con una SIM a traffico illimitato, ci si può sbizzarrire. Dotandosi di una chiavetta tipo Google Chromecast o Amazon Firestick, é possibile trasformare il proprio televisore in una stazione multimediale attraverso la quale é possibile:

  1. vedere film su Netflix, Amazon Prime
  2. vedere concerti e spettacoli teatrali dal vivo online
  3. vedere insieme ad amici vecchie foto e video
  4. “vedere” musica su Youtube

Insomma, da un semplice televisore ad una vera e propria finestra aperta sul mondo.

Cene con amici e parenti

La sera si può cenare con parenti ed amici che stanno in continente, utilizzando strumenti come la videochiamata di Whatsapp, un cellulare ed un “reggitelefono” orientabile come questo:

Figura 4: supporto per smartphone

Affittare una casa

Se non hai già una casa e devi affittarla e’ bene sapere che:

  1. Le case vengono normalmente affittate a settimana. I prezzi quindi, anche se fuori stagione sono più bassi di quelli della stagione estiva, sono comunque “a settimana”, e quindi possono risultare comunque alti per chi intende passare un periodo medio lungo (da 1 a 3 mesi). Tenete conto che AirB&B per legge può affittare solo per un periodo massimo di 1 mese, per cui non rivolgetevi a questo canale se volete stare più di un mese. Ci sono poi gli affitti lunghi, con contratti 2+2 o 4+4, che ovviamente non sono applicabili agli smart workers occasionali. I privati e le agenzie che affittano non si sono ancora abituati a confrontarsi con un affitto di media durata come quello richiesto da qualcuno che vuole venire a Capraia per fare smart working. Il consiglio quindi e’ chiamare una agenzia e fare presente la cosa per negoziare un affitto “ragionevole”.
  2. Non e’ garantito che tutte le case abbiano una buona ricezione del segnale della rete cellulare: chiedete evidenza che la casa abbia una buona ricezione prima di affittarla. Meglio ancora, chiedete se sia disponibile una connessione wifi, o se sia possibile avere un router in affitto direttamente da chi vi affitta la casa.

Per contatti scrivere a info@visitcapraia.it