Fauna

Il Falco Pescatore ha fatto il nido

Comunicato del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano del 5-5-2021

Foto di Rizzo Pinna e Giampiero Sammuri

Eccezionale nidificazione di falco pescatore all’Isola di  Capraia (LI)

Il Presidente Sammuri emette un’ordinanza di interdizione all’area per tutelare la schiusa delle uova

Capraia continua ad essere un’isola straordinaria per la biodiversità: dopo il ritorno della foca monaca dello scorso anno,  circa 70 anni dopo gli ultimi avvistamenti, si è aggiunta un’altra straordinaria novità, la prima nidificazione del Falco Pescatore nell’Arcipelago Toscano dopo 90 anni. L’ultima nidificazione nell’Arcipelago Toscano  sicuramente documentata risale a prima del 1930 all’isola di Montecristo, anche se ci sono informazioni, non validate scientificamente, che lo vorrebbero ancora nidificante nella stessa isola nel 1950.

L’accertamento della nidificazione è stato fatto il 4 di maggio 2021 direttamente dal Presidente del Parco Giampiero Sammuri, esperto della specie ed ideatore del progetto “Falco pescatore”, iniziato nel 2006, quando era Presidente del Parco regionale della Maremma,

Sammuri con un sopralluogo accompagnato dal tecnico faunistico Vincenzo Rizzo Pinna ha potuto osservare una coppia in nidificazione con  3 uova deposte su uno dei nidi artificiali  posizionati nella costa occidentale dell’Isola.

 “E’ un’emozione incredibile –  ha detto il Presidente – dedico questo eccezionale avvenimento alla memoria del mio amico Jean-Luc Chiappini, che, quando iniziammo il progetto, era  Presidente del Parco regionale della Corsica. Insieme ci eravamo dati proprio questo obbiettivo: creare un popolazione nidificante nella costa meridionale della Toscana da congiungere con quella Corsa attraverso l’Arcipelago Toscano.” 

Il bellissimo evento è il frutto del lavoro di  anni di collaborazione  nell’ambito del Progetto dedicato, e in particolare  dell’allestimento di nidi artificiali, realizzato con l’aiuto dei tecnici del  Parco regionale della Corsica,  che si sono arrampicati per costruire i nuovi nidi  e con il supporto logistico dell’elicottero dei Vigili del Fuoco, che ha trasportato i materiali. I nidi artificiali  posizionati  nell’area occidentale dell’Isola, proprio di fronte alla Corsica, con il tempo hanno attirato una coppia che ha deciso di riprodursi.

Il Presidente Sammuri, per tutelare la schiusa delle uova, ha emesso un’ordinanza in vigore dalla data odierna, 5 maggio 2021 fino a tutto il 7 giugno 2021, con cui si vieta l’accesso, in ogni forma e con ogni mezzo, per una distanza inferiore ai 300 mt dal nido, ed in particolare nel tratto di mare compreso tra Punta del Recisello a nord e Punta della del Fondo a sud, nella costa occidentale dell’Isola di Capraia, già classificato come zona MB ristretta.  L’ordinanza ha validità fino al 7 giugno 2021, data che potrà essere modificata non sapendo ad oggi quale sia stata l’esatta data di deposizione.

Perché la  nidificazione del Falco Pescatore nellArcipelago Toscano  è  un evento eccezionale

Ad oggi in Italia sono solo 7 le coppie nidificanti, della quali 6 in Toscana con quella di Capraia: una al Parco della Maremma, 2 alla riserva regionale della Diaccia Botrona ( Castiglione della Pescaia) , una nell’oasi WWF di Orbetello e una in quella di Orti Bottagone (Piombino),  a questi si aggiunge quella del Parco Regionale di Porto Conte in Sardegna.

Il falco pescatore era estinto come nidificante in Italia dal 1969 (ultimo nido in Sardegna) e solo grazie al progetto del 2006 ideato da  Sammuri, promosso dal Parco regionale della Maremma in collaborazione con il Parco regionale della Corsica, ha nuovamente iniziato a nidificare in Italia proprio nel parco della Maremma nel 2011, a 42 anni di distanza dall’ultima nidificazione.

Successivamente il Parco Nazionale Arcipelago Toscano  è entrato come  partner nel progetto insieme al Parco regionale di Migliarino San Rossore,  al  WWF Oasi e, dal 2021 anche al  Parco nazionale dell’Asinara e a quello regionale di Porto Conte, in quest’ultimo parco  della  Sardegna nel 2020 si è verificata la prima nidificazione proprio da quel famoso 1969.

Vedi anche: https://www.facebook.com/progettofalcopescatore/

Ordinanza: https://www.visitcapraia.it/wp-content/uploads/2021/05/Ordinanza_n.1_5.5.21-falco-pescatore-capraia_foto.pdf

Comunicato del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano del 22 giugno 2021

Revocata l’ordinanza di interdizione all’accesso nelle aree di nidificazione del falco pescatore a Capraia Isola 

Il Presidente del Parco nazionale Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, ha emesso l’ordinanza n.3 del 22 giugno 2021 con cui revoca le misure di interdizione a tutela della schiusa delle uova di Falco pescatore all’Isola di Capraia 

L’ ordinanza in vigore dalla data odierna elimina il divieto di accesso all’area della nidificazione che aveva interessato il tratto di mare compreso tra Punta del Recisello a nord, e Punta della del Fondo a sud, nella costa occidentale dell’Isola di Capraia, già classificato come zona MB ristretta. 

Si allega il testo integrale dell’ordinanza e la comunicazione del Presidente Sammuri che spiega le ragioni della revoca.

“Le uova di Falco pescatore nel nido di Capraia non si sono schiuse. Ovviamente dispiace, ma questo non cancella il valore straordinario della nidificazione della specie a oltre 90 anni dall’ultima accertata (1927 Montecristo).

Le cause dell’insuccesso possono essere varie ed è difficile avere delle certezze. Potrebbe essere che uno dei due individui della coppia sia giovane ed inesperto, come alcuni comportamenti che abbiamo osservato farebbero pensare. Ma, ad esempio, anche l’espertissima e consolidata coppia del parco della Maremma, quest’anno ha avuto tre uova non schiuse, mentre l’anno scorso aveva fatto involare forse i due giovani più belli. tra gli oltre 50 che negli ultimi 10 anni abbiamo inanellato.

Quello che è certo è che la nidificazione di Capraia ci fa ben sperare per il prossimo anno, i 4 nidi attivi della specie a Capo corso (mezz’ora di volo per un falco pescatore) sono un ottimo “serbatoio” e sicuramente saremo più preparati ed attenti a monitorare la situazione.

Ovviamente l’ordinanza di interdizione dell’area verrà revocata, ora non ha motivo di esistere.

Con il gruppodi ricerca sul falco pescatore abbiamo passato giornate intere in osservazione e sopratutto negli ultimi giorni sono passate decine di imbarcazioni nella zona e nessuna di esse ha superato le boe che delimitavano l’area interdetta alla navigazione.

Identico riscontro ci hanno dato le telecamere ed il report dei servizi che ha effettuato la guardia costiera, che ringrazio per l’impegno e la collaborazione.

Volevo però ringraziare sentitamente gli abitanti di Capraia, per me è stato esaltante negli ultimi 2 mesi venire con frequenza quasi settimanale e trovare tantissime persone che mi fermavano per strada, gestori di bar o ristoranti, che mi domandavano notizie, se le uova si erano schiuse e come stavano i falchi.

Ed è anche la dimostrazione che il comportamento che ho sempre tenuto in casi del genere è quello giusto. Non ha nessun senso tenere segreta una nidificazione importante (cosa che poi comunque diventerebbe il segreto di pulcinella), molto meglio comunicare, spiegare, coinvolgere.

Sono certo che se un’imbarcazione, proveniente da chissà dove, avesse superato le boe i primi ad intervenire, se in zona, sarebbero stati i capraiesi.

Sotto questo aspetto questa è forse l’esperienza più bella da quando mi occupo di parchi e di conservazione della natura (cioè da sempre) e che mi porterò sempre nel cuore.”

Giampiero Sammuri

Foto di Flavio Monti
Foto di Fabio Guidi del 23 giugno 2021