Itinerario dal Paese alla Cala del Ceppo
Di Mariella Ugolini
La Cala del Ceppo è una bellissima insenatura, tra le più ampie dell’isola di Capraia.
Posta lungo la costa orientale, costituiva un tempo un approdo molto utile per la popolazione che in antichità viveva nella località chiamata ‘Il Piano’, distante un paio di chilometri dall’attuale borgo.
L’escursione che conduce alla Cala del Ceppo è una immersione nella natura della macchia mediterranea, caratterizzata da panorami incantevoli per raggiungere un punto di balneazione di assoluta tranquillità, dove prendere il sole o immergersi e scoprire con maschera e boccaglio lo splendido fondale di scoglio e sabbia.
Caratteristiche del percorso escursionistico:
Lunghezza: 4 km circa (dal Paese alla Cala)
Dislivello totale in salita/discesa: 200 m circa
Tempo di percorrenza effettivo: 1 ora e 15 minuti (dal Paese alla Cala)
Livello di difficoltà escursionistica: medio.
Il percorso è in parte su agevole strada cementata e sterrata, in parte su sentiero irregolare, con rocce affioranti e tratti di fondo sdrucciolevole. Superato il bivio con il sentiero 401, la discesa al mare si fa piuttosto ripida, con alcuni passaggi su rocce affioranti più impegnativi che richiedono attenzione.
Attrezzatura necessaria:
Scarpe da trekking o scarpe con suola scolpita; acqua (lungo l’itinerario e alla Cala del Ceppo non sono presenti punti di rifornimento, per cui si raccomanda di portare almeno 1,5 l a persona).
Attrezzatura consigliata:
Cappellino (il percorso è quasi tutto esposto al sole), bastoncini da trekking (molto utili sia in discesa all’andata, che in salita durante il ritorno), mappa dei sentieri dell’isola. In estate si consiglia di portare l’attrezzatura per la balneazione (asciugamano, scarpe da scoglio, maschera subacquea, crema solare protettiva)
Descrizione dell’itinerario:
Partendo dal cuore del paese, cioè da Piazza Milano, si prende la strada cementata che costeggia a sinistra il fianco della Chiesa di San Nicola (segnalata sui cartelli escursionistici e le mappe con numero di sentiero 406) e la si percorre allontanandosi dal borgo in leggera salita. A circa 700 m dalla piazza, in corrispondenza di alcuni magazzini la strada diventa sterrata. Proseguiamo a dritto sullo sterrato pianeggiante affiancato da muretti a secco, dove la vegetazione si fa più presente con qualche rara pianta di quercia, pino, arbusti di cisto, ginestra, mirto e lentisco. Superato il breve tratto di mulattiera che, risalente ai primi decenni del ‘900, serviva la stazione semaforica della Marina Militare collocata sul Monte Arpagna, incontriamo lo slargo di una vecchia cava ormai abbandonata dove è l’attacco del Sentiero del Reganico. Ignorata la deviazione del Reganico, proseguiamo ancora dritto sullo sterrato (la strada è segnalata ancora come sentiero n. 406). Camminando lungo il percorso agevole in leggera salita, potremo ammirare sulla destra lo splendido panorama con i rilevi della ‘dorsale’ che da nord a sud caratterizza l’isola di Capraia.
Stiamo entrando nell’area tutelata dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
A circa 2 km dal paese si incontra il bivio che indica a destra la direzione per il Monte Arpagna (sentiero 405) e a sinistra quella per la Cala del Ceppo/bivio dello Zenobito/pieve di Santo Stefano (sentiero 409): prendiamo quindi a sinistra.
Adesso è necessario fare attenzione: percorsi una cinquantina di metri dal bivio appena descritto, ne troveremo un altro: dobbiamo voltare a sinistra per prendere la stradella sterrata (proseguendo invece a dritto arriveremmo al cancello della Azienda Agricola Biologica La Piana, dal quale dovremmo necessariamente tornare indietro).
Presa dunque la stradella a sinistra, continuiamo a fare attenzione: dopo circa 65 metri si apre a destra in leggera discesa il sentiero che ci porterà alla Cala del Ceppo. Il sentiero passa davanti alla piccola pieve romanica di Santo Stefano Protomartire, immersa nella vegetazione a sinistra del sentiero. La chiesa si trova dunque a circa 2 km e mezz’ora di cammino dalla piazza del Paese.
Ci troviamo presso la località ‘Il Piano’, antica area di colonizzazione dell’isola, apprezzata per la morfologia pianeggiante, protetta dai venti grazie ai rilievi che la circondano, non visibile dal mare (e dagli occhi rapaci dei pirati), fattori che ne hanno favorito l’utilizzo come luogo di insediamento e coltivazione. Ancora oggi la zona è occupata dai bei vigneti della Azienda Agricola Biologica La Piana.
Effettuata una breve sosta, proseguiamo sul sentiero (409), in questo tratto agevole e in piano.
Dopo circa 400 metri il fondo del sentiero si fa più irregolare e la roccia affiorante necessità attenzione.
A circa 500 metri dalla chiesa incontreremo un bivio: per raggiungere la Cala del Ceppo ignoriamo la direzione a destra che indica lo Zenobito (estremità meridionale dell’isola da qui raggiungibile in circa 2 ore di cammino lungo il sentiero 401) e, rimanendo sul sentiero 409, prendiamo la direzione a sinistra.
Da qui il percorso per raggiungere la Cala (circa 30 minuti) è meraviglioso, insinuandosi nella Valle del Ceppo attraverso la vegetazione mediterranea caratteristica dell’isola: cisti, mirti, rosmarini allieteranno il vostro cammino con i loro profumi. Dopo un tratto ombreggiato da eriche e corbezzoli, la discesa verso il mare si fa piuttosto ripida e, vogliamo segnalarlo per chi ha poca dimestichezza con il trekking, necessita attenzione risultando in alcuni punti impegnativa per il passaggio su alcune rocce o su terreno sdrucciolevole.
Arrivati alla Cala potremo ammirare le magnifiche scogliere della Punta della Civitata a sinistra e della Punta del Patello a destra, mentre il suono delle onde che si infrangono sulla riva è un invito irrinunciabile alla sosta sugli scogli modellati dall’acqua. Poco frequentato per la sua distanza dal paese, il Ceppo è infatti un luogo di pace e tranquillità dove godere appieno della natura selvaggia dell’isola di Capraia.
In estate i natanti che la frequentano, ancorando a distanza dalla riva, non disturbano la quiete e l’escursione può arricchirsi di un tuffo in acqua. Lungo la linea di costa rocciosa non è raro l’incontro con polpi, murene e qualche piccola cernia, mentre a una ventina di metri dalla riva il fondale sabbioso permetterà di osservare oloturie, sogliole, rombi, triglie, nonché la meravigliosa prateria di Posidonia oceanica, pianta marina endemica del Mediterraneo.
Rigenerati dalla sosta, potremo dunque ripercorrere il cammino a ritroso per tornare in paese.
La risalita sarà piuttosto impegnativa per la ripidezza, ma il tratto non è lungo e superato questo, ritroverete il sentiero pianeggiante e poi in discesa che vi permetterà di rientrare nel centro abitato rigenerati dalla bellezza dell’isola.
Scarica il file KLM con il tracciato GPS
Vedi anche: https://www.visitcapraia.it/cala-del-ceppo/